Baby&Boys + Toys Street 1 - Martignacco, Ente di decentramento regionale di Udine

Alessia M.

Acquisto fatto in negozio a Trieste, problema risolto grazie a Silvia qui a Udine.
Che dire?.. la prossima volta vengo direttamente qui da voi a Udine. Disponibilità, gentilezza e grande assortimento. Grazie

Stefano B.

Nuovissimo negozio abbigliamento kids 0/12 anni😀😀😀😀😀😀😀😀 di marca. Spazioso con vastissima scelta. 😁😁😁😁😁😁😁

Veronica M.

Mi sono recata al punto vendita a luglio 2022 per fare una gift card da regalare a un baby shower. Mi sono state date indicazioni COMPLETAMENTE sbagliate. Mi era stato infatti riferito di poter avere un buono o per la sezione Chicco, o per la sezione vestiti, oppure per entrambe. Abbiamo scelto, io e mia mamma, di optare per l'ultima opzione.
Oggi, la ragazza, incinta di 5 mesi, si è recata in negozio. Le è stato detto che potrà utilizzare il buono solo per vestiti bimbo da 5 anni in su: le addette, entrambe, mi hanno dato informazioni completamente errate. Per "tamponare" all'errore, è stato offerto un buono per la nuova collezione. Il problema però è un altro: non potrà utilizzare il buono per i prodotti Chicco.
Che dire? Figura peggiore non si poteva fare! Sconsigliato!

Alice G.

Scrivo questa recensione mossa dalla convinzione che ne valga la pena se anche solo riuscirò a stimolare una riflessione volta al miglioramento. Ieri, 4/08/2023, ho passato il pomeriggio al centro commerciale Città Fiera di Udine con mia mamma e il mio fratellino, e dopo aver fatto degli acquisti presso b/store sono stata indirizzata dalle gentilissime commesse che ci hanno assistiti verso questo punto vendita per comprare dei vestiti per mio fratello. Siamo entrati nel negozio intorno alle 19.40 e abbiamo proceduto con gli acquisti da sole, nessuna delle tre commesse presenti è venuta a chiederci se avessimo bisogno di una mano (quella di non stare troppo addosso al cliente potrebbe essere una politica del negozio, mi andrebbe più che bene e infatti non mi sono soffermata su questo). Intorno alle 20.15, una di loro si è rivolta verso la zona dei camerini avvisando, da lontano, che il negozio stava per chiudere, senza instaurare un contatto con noi clienti. In questo momento la musica di sottofondo del punto vendita è stata spenta. Non più tardi delle 20.22 ci trovavamo alla cassa. Le tre lavoratrici non si sono fatte il minimo scrupolo nel mostrarsi indaffarate nella chiusura e spazientite per l’orario (l’orario di chiusura del negozio al pubblico è previsto per le 20.30, ma visto l’atteggiamento iniziavo a dubitare di essermi sbagliata e che chiudessero invece alle 20). Il conto è stato eseguito nel silenzio più totale (non un interessamento sull’esperienza di acquisto, per accertarsi, ad esempio, se avessimo trovato quello che cercavamo) fino a che una delle tre non si è allontanata per appostarsi all’uscita del negozio, pronta per abbassarci la serranda alle spalle. A questo punto, tutte si sono messe a scherzare ad alta voce su questo, a fare riferimenti, ridendo tra loro, al fatto che fosse tardi e fossero pronte ad andare a casa. Il clima era davvero negativo, sentivamo nei silenzi, nelle battute dette tranquillamente ad alta voce, nelle loro risate e nei saluti freddi a noi rivolti che le tre commesse volevano che ce ne andassimo. Nel mentre, pagavamo 211,21 euro di vestiti.
Uscendo, ho chiesto con un sorriso alla commessa appostata a che ora il negozio chiudesse: sia per accertarmi di non aver sbagliato, visto l’atteggiamento e l’aria che tirava, sia per farle notare eventualmente che magari non era necessario creare quel clima spiacevole per il cliente. L’orario di chiusura non mi è stato detto, in compenso, prontissima, la donna ha voluto sottolineare “Eh però serve anche il tempo di chiudere!!!”, tutta indispettita. Ho detto un energico ed innervosito “okay, grazie” con un bel sorriso stampato in faccia mentre mia mamma le faceva presente che io avevo solo chiesto l’ora, e insieme uscivamo con i nostri vestiti.
Ora: mancava poco all’orario di chiusura, sì. Immagino la stanchezza della fine di un turno lavorativo e la capisco, poiché sia io sia mia mamma lavoriamo come banconiere nei settori commercio e pubblici esercizi, a stretto contatto con il cliente. Ma proprio per questo sappiamo quanto sono importanti la gentilezza, l’approccio aperto, la disponibilità, l’accoglienza. Nei limiti del corretto, per carità: se avessimo sforato rispetto all’orario di chiusura e fossimo state strafottenti nel pretendere che le commesse ieri presenti prolungassero il loro turno per noi, sarebbe un conto. Ma l’orario non l’abbiamo sforato e strafottenti non lo siamo state.
Concludendo, ci sta a cuore, e crediamo sia corretto, sollecitare e stimolare l’attenzione su questi aspetti, che possono rovinare l’esperienza di acquisto di un cliente che potrebbe decidere di andarsene senza comprare niente o di non tornare più, scegliendo altri punti vendita per evitare di rivivere un’esperienza in cui si è sentito male e di troppo. Basta poco per fare la differenza con un po’ di gentilezza, anche quando non si ha voglia, anche quando mancano 4 minuti alla chiusura, anche quando si ha la testa piena dei propri pensieri e problemi personali. Basta poco e serve a molto.

Donna M. P.

Negozio per bambini molto bello se si sa dove cercare le cose, hanno una vasta scelta di marchi ma è molto dispersivo, purtroppo le commesse non sono d’aiuto perché spesso (se non addirittura sempre, almeno nel mio caso) non sapevano dove trovare alcuni articoli e/o se erano presenti.

Milena B.

Sono da poco entrata nel mondo "mamma" e mi sono recata due volte per qualche piccolo acquisto, ho trovato molta scelta e personale (non tutte) molto cordiale e sorridente

Augusta Z.

Negozio molto bello e con molta scelta di abbigliamento e giocattoli. Personale gentile e disponibile.

carlo M.