Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane - , Provincia di Massa e Carrara

Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane è una meravigliosa riserva naturale situata nella provincia di Massa e Carrara, in Italia. Con un'area di oltre 20.000 ettari, questo parco offre una varietà di paesaggi naturali, tra cui montagne, gole, grotte e prati alpini.

L'ingresso al parco è accessibile alle persone su sedia a rotelle, il che lo rende inclusivo per tutti. Il parco è adatto per passeggiate ed escursioni, con sentieri ben segnalati e tavoli da picnic posizionati in vari punti panoramici. Gli amanti della natura e della fauna selvatica possono godersi la bellezza del parco, che ospita una varietà di specie animali e piante.

Il parco è anche un'attrazione turistica popolare, con molti visitatori che vengono qui ogni anno per ammirare le bellezze naturali delle Alpi Apuane. Il paesaggio montuoso offre opportunità per escursioni e arrampicate, rendendolo un paradiso per gli avventurieri. Inoltre, il parco è adatto ai bambini, con escursioni adatte ai bambini e aree per picnic.

I cani sono ammessi nel parco, il che lo rende un luogo ideale per una gita in famiglia con il proprio animale domestico. Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane ha anche una pagina web ufficiale, dove è possibile trovare informazioni sui sentieri, gli eventi e le attività nel parco.

Il parco ha ricevuto recensioni positive su Google My Business, con una media di 4.7/5 basata su 5067 recensioni. Questo testimonia la popolarità del parco e la sua capacità di fornire un'esperienza piacevole e indimenticabile ai visitatori.

Recensioni di Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane

Salvatore Inghes

5/5

Foto dei luoghi parco naturale regionale Alpi Apuane. Paese di Pruno, Vetta Croce della Pania

ulrike loens

4/5

Clima molto gradevole al mattino,senza afa...e poca gente.Acqua limpidissima e fresca

Alessandra Vecchioni

5/5

Un luogo stupendo.. aspre montagne con boschi rigogliosi intorno. Davvero un luogo incantevole che evoca luoghi remoti ma che è invece parte della nostra bella Italia.

Kaled Alessandro Mohamed El Dimerdash

5/5

Bellissime le cave di marmo, ma non solo, bellissimi anche i percorsi che risultano molto meno battuti rispetto alle più blasonate dolomiti, sicuramente di tutt'altro tipo e dislivello, ma bellissima la possibilità di incontrare grotte di origine carsica

Alessandra Cammilli

2/5

Montagne bellissime vissute in una giornata di cielo terso e sole splendente. Sentieri però mal tenuti e a tratti molto pericolosi.numerose le frane causate dalle abbondanti piogge che han distrutto buona parte dei sentieri, solo in parte ricostruiti e messi in sicurezza. Sconsiglio di intraprendere i percorsi meno battuti proprio perché elevato il rischio di caduta a valle

Leonardo Simi

5/5

La vista che si ha da Passo croce è unica! Da vedere la grande panchina. Occhio a dove lasciate l'auto ci sono le strisce blu e vengono spesso a controllare se avete fatto il biglietto!

Michele De Gruttola

5/5

Siamo in Val del Serra, nel comune di Seravezza, allo scollinamento sulla via di Monte Altissimo (quella via che portava alle cave di marmo di Michelangelo ... proprio quel Michelangelo ... il Buonarroti) con il fiume Serra che costeggia una ripida e stretta strada (luogo amato dagli escursionisti perché è un piccolo Paradiso alle porte della Versilia) ove anche un ciclista esperto trova "pane per i suoi denti". Salendo da Riomagno la pendenza si fa arcigna ... si arriva al 17,6 % e raramente si scende al di sotto del 10% per un percorso di circa 6,4 Km dal piano (la parte impegnativa riguarda più o meno circa 3 Km). Una volta in cima si può scollinare e scendere da Cappella, sempre a Seravezza, non prima però di una sosta alla bellissima Pieve di San Martino. La Pieve, in stile romanico, è antichissima, risale a prima dell'anno 1000 (ci sono documenti che attestano la sua esistenza nel 721) e, purtroppo, ha subito danni nel corso della 2a Guerra Mondiale (l'elegante portico è andato perduto). Il suo interno risulta molto semplice ma un occhio attento "scopre" ad esempio, un'acquasantiera del 15 secolo; lapidi sepolcrali di pregio e ... alcuni "interventi" che la tradizione vuole riportati allo stesso Michelangelo durante il suo soggiorno in questa zona (1518-1521). Il primo aneddoto riguarda il rosone esterno, detto "occhio di Michelangelo" ... si dice lo abbia disegnato lui stesso. Il secondo è all'interno della Pieve e riguarda quattro pilastri ornati di fregi floreali e zoomorfici il cui disegno è attribuito a Michelangelo. Bello anche il Campanile, forse una Torre preromanica, isolato dal corpo principale della Pieve.

nicola caselli

5/5

bellissimo . duro però. bisogna essere in forma